REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI BARI
N° 31 DEL 11/08/2009
DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE CASELLA
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LE FOTOGRAFIE DELL'ARTISTA IN MOSTRA AL CINEPORTO DI LECCE
La delicatezza delle rose e delle calie contrapposta alla forza del movimento rivoluzionario; uomini e donne che lavorano ritratti nella loro quotidianità attraverso l’espressività dei volti e la gestualità delle mani, come quelle del burattinaio Louis Bunin; e ancora, sperimentazioni geometriche, feste, mercati, scene di povertà e le indimenticabili donne di Tehuantepac. Sono solo alcune delle suggestioni evocate dalle immagini di Tina Modotti esposte presso il Cineporto di Lecce per la mostra fotografica Tina Modotti. Fotografa e Rivoluzionaria, curata da Reinhard Schultz e visitabile fino al 14 dicembre.
Figura controversa dei primi del Novecento, Tina Modotti è stata fotografa, attrice di teatro e di cinema, rivoluzionaria compromessa e perseguitata, musa di grandi artisti come il fotografo Edward Weston, suo compagno, e il poeta Pablo Neruda; inoltre, modella dei pittori naturalisti messicani David Alvaro Siqueiros e Pablo Rivera.
Donna dalla vita intensa e trasgressiva rispetto al costume dell’epoca, la Modotti è stata vista come simbolo dell’emancipazione femminile e della libertà sessuale che si sarebbero configurate nel corso del secolo scorso. La sua arte è stata messa al servizio dei suoi ardenti ideali sociali e politici.
La mostra comprende una selezione di 80 fotografie in bianco e nero scattate dal 1923 al 1930, la maggior parte delle quali durante il periodo che l’artista ha trascorso in Messico. In esposizione anche i ritratti di Tina Modotti realizzati da Edward Weston a Los Angeles e una foto dal set del film The Tiger’s Coat, con Tina Modotti come interprete. Dai suoi scatti si evince la semplicità della vita nel Messico dell’epoca e la condizione di povertà dei suoi abitanti, ma al tempo stesso l’orgoglio e la forza rivoluzionaria del popolo, evidenti nelle immagini di operai e contadini in marcia sotto il sole cocente del Messico, da quelle dei comitati dei ribelli e dalla falce e martello. Immagini dirette, crude, che restano incise nella mente del fruitore.
A cura di Rosa Cambara